Lamine di plexiglas perforate con il laser generano forme. Le parti risultanti dalla perforazione (le forme) vengono incollate su una lamina di metallo intercambiabile retrostante, distante 4 centimetri dall’altra, per tracciare un secondo disegno che riprende, a rilievo, il primo.
Il pannello rivestito con frammenti di vetro retrostante al pannello perforato in primo piano, riflette e frammenta la luce.
Fili d’acciaio / nylon, “in tensione” individuano sopra alla prima superficie dell’opera una seconda struttura aerea svincolata dalla prima e da essa originata.
La leggerezza non è solo togliere dall’opera le superfetazioni.
È il compimento di un’idea che appaia movimento, invenzione, fantasia.
Energiaservizi srl ha chiesto lo studio di un pannello fotovoltaico diverso dai soliti. È stato progettato di forma quadrata.
Di giorno il pannello produce energia, con il buio si illumina evidenziando la figura disegnata sul pannello.
Sciame di lucciole 2011
È una semisfera di 3 metri di diametro posta a 20 mt di altezza composta con trenta cappelli per camino girevoli in acciaio inox specchiante. All’interno di ogni cappello una lampada led.
Di giorno, se c’è, brillano al sole.
Di notte, se c’è aria, il luccicchio tremolante dà la sensazione di uno sciame di lucciole in volo.
Forme concave / convesse campeggiano su ampi pannelli.
All’interno nelle forme convesse impianto di illuminazione RGB.
Installazioni di piccole e grandi dimensioni da 3 mt a 16 mt realizzate con pannelli formati con differenti tipi di bacchette di vetro tenute insieme con la vetrofusione.
La tendenza all’astrazione delle forme, la ricerca di costrutti minimali, la semplificazione geometrica degli elementi significanti che caratterizzano la poetica dell’artista, avvicinano questi linguaggi figurativi ed espressivi al mondo della musica le cui regole strutturali armoniche sembrano reggerne e determinarne le composizioni.
Normalmente utilizzate dagli artigiani veneziani per la lavorazione “al lume” (realizzazioni di piccoli oggetti) vengono impiegate, incollate con i raggi UV su pannelli di plexiglas, per realizzare composizioni astratte.
Opere realizzate con scaglie di vetro colorato, scarto di lavorazione del vetro di Murano, trattate con la vetrofusione e incollate con resine o raggi UV su pannelli di plexiglas, con specchio retrostante tenuto insieme al pannello con cornice.
Nella rinuncia allo stereotipo (e nel bisogno di intraprendere un percorso di ricerca verso forme archetipiche della figurazione) emerge il paradigma indagativo dell’artista, la tensione cioè alla purezza formale, all’immediatezza espressiva, al bisogno di sintesi, forse alla demistificazione dell’oggetto artistico stesso.
Trucioli del tornio legati con resina – piume in teca di plexiglas.
Bilancia smontata e collocata su pannello ligneo.
Bottigliette di vetro contenenti i pigmenti colorati (i tre colori primari)
Cotisso (scaglie di vetro) caratteri tipografici di piombo e bacchette di vetro.
Collocati su pannello di legno traforato e dipinto.
Il calligramma è un tipo di componimento fatto per essere guardato oltre che essere letto.
I primi calligrammi conosciuti appartengono ai poeti greci del periodo ellenistico (secolo IV a. C.).
I caratteri per stampare di piombo e di legno, inventati da Guttemberg nel XV secolo, oggetti ormai dismessi dall’avvento dell’informatica e del digitale, sono riscoperti e riutilizzati per formare immagini.
Lamiere bugnate. I bugni sono rombi a rilievo che trovano impiego nell’industria per camminamenti e gradini. Nella serie nell’interconnessione tra i rombi vengono inserite cannette di vetro per modellare figure.
Normalmente usate nell’edilizia. Nella serie le lamiere stirate sono utilizzate quale object trouve (oggetto trovato).
Semplicemente appese o accoppiate a lamine di acciaio inox specchiante.
Duchamp insegna.
Lamine di zinco, alluminio, piombo, rame, ottone, lavorate a bulino e modificate dall’azione del fuoco e di acidi corrosivi.